Ritorniamo sul prosecco, il vino spumante più venduto nel mondo. L’uva del prosecco è pagata più del doppio rispetto agli altri vitigni. Tra DOC e DOCG, oggi si vendono 510 milioni di bottiglie, e la richiesta supera l’offerta. Gli ettari coltivati a prosecco sono arrivati a 30.000, erano circa 10.000 nel 2009. Ormai si parla di monocoltura, ma il rovescio di questo successo sono colture intensive a ridosso di case, scuole e impianti sportivi che nel periodo dei trattamenti con i pesticidi creano problemi agli abitanti delle zone in provincia di Treviso. A un anno dall’inchiesta sul vino e sulla frazione di Prosecco in provincia di Trieste andiamo a vedere quali sono le novità, cosa hanno fatto i comitati, i comuni, i consorzi del prosecco DOCG e DOC, le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Questa volta il presidente del Veneto Luca Zaia risponde alle domande di Bernardo Iovene sui trattamenti delle vigne, sul biologico, sul protocollo d’intesa con la frazione di Trieste e sull’operazione del 2009 che ha portato al successo e alla creazione della DOC più grande d’Italia. La governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani preferisce glissare e delega il suo assessore all’agricoltura a rispondere sul protocollo. Intanto nella frazione di Prosecco gli abitanti, in attesa che vengano rispettati i patti, hanno cominciato a produrre le prime bottiglie del prosekar.
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